Pietrobon ha voluto a tutti i costi avere l’ultima parola: tipico e prevedibile. Ha innescato una polemica, ripetuta, contro la sottoscritta, ha proseguito utilizzando anche espressioni indice di forte maleducazione, perchè gli insulti e le battute di sgarbo non dovrebbero convivere con le diversità politiche e oggi conclude sul Biellese in modo piuttosto puerile: con quelle risposte che generalmente vengono date da chi non sa più cosa dire.
Io qualcosa lo voglio aggiungere però. L’ego di Pietrobon deve essere piuttosto alto. Si immagina dibattiti pubblici nei quali lui, da mediatore, tiene le fila e detta le regole dell’ingaggio come se si trovasse a Porta a Porta o a Di martedì. Forse è quello che avrebbe voluto fare, ma non dovrebbe dimenticarsi che nella realtà rimane un giornalista pubblicista di provincia, che come prima professione fa il maestro di Scuola Primaria e che con la politica ha fallito da un pezzo. Non me ne vorrà se per un dibattito pubblico volessi scegliere magari un suo collega professionista quindi. Non andrò oltre nel rispondere sulle cose che ho fatto e che farò ancora: il giudizio lo daranno gli elettori. E fra qualche anno ritorneremo su queste righe e vedremo che cosa farò io e che cosa starà facendo Pietrobon. Il tempo, come sempre, sarà più saggio di chi pensa di essere una prestigiosa firma giornalistica locale e stabilirà se Pietrobon avrà ragione oppure no. Ad maiora.
On. Cristina PATELLI
referente Scuola per la Lega Salvini Premier Piemonte