Noi cacciatori da secoli i veri amanti dell’ambiente

“Nei giorni scorsi ho ricevuto, in regalo, dall’amico cacciatore Maurizio ACHINI, un importante documento storico legato al mondo della caccia e della cultura del rispetto dell’ambiente.

Come si può leggere, si tratta di un elenco di guardie forestali premiate in modo ufficiale e solenne, per il loro lavoro di cacciatori.

Cioè di persone che hanno elevato contravvenzioni a coloro che non avevano rispettato le leggi dell’epoca in materia. Le motivazioni appaiono chiare e, soprattutto, mostrano lo spirito che da sempre anima i cacciatori: l’impegno a proteggere le uova e le nidiate della selvaggina, ad eccezione di quelle che nidificano in luoghi recitanti e di animali da rapina.

C’era, e c’è, insomma, una grande sensibilità verso il mondo animale ma anche una chiara e perenne idea di ambiti nei quali è lecito se non doveroso cacciare. Questo reperto di oltre cento anni fa conferma quindi la positività dell’agire dell’autentico cacciatore, amico della natura, in armonia con gli animali che la rendono viva, ma a protezione dell’uomo e delle sue esigenze primarie”.

“I temi del passato sono di grande attualità, se pensiamo ai piani di abbattimento e di contenimento dei cinghiali. Perché un secolo fa i cacciatori potevano essere premiati per il loro lavoro e, oggi, invece, devono farlo gratis? La Regione Piemonte andrà a spendere fiumi di soldi per muri di contenimento inutili, quando potrebbe invece riconoscere ai cacciatori un premio per il loro lavoro. E ancora: perché l’Europa elargisce fondi a chi in modo approssimativo sostiene che i lupi dalle nostre parti siano qualche decina, quindi da proteggere, perché a rischio estinzione, mentre la realtà che noi conosciamo bene dice il contrario?

Quanti e quali danni ancora dovranno fare, i lupi, prima che la politica e i cittadini si rendano davvero conto della loro pericolosità? Mi pare che il documento, autentico, che metto a disposizione per eventuali consultazioni storiche, dia una buona risposta a tutti coloro che vogliano davvero conoscere o capire i temi in questione. I cacciatori non sono mostri. Anzi, sono preziosi”.

Guido DELLAROVERE

Presidente Provinciale F.I.D.C. Biella